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Il metodo Cornell per prendere appunti

Nell'ultimo video di Another Brain vi ho iniziato a raccontare il mio processo per prendere note dai libri, andandone quindi ad estrapolare concetti che ritengo interessanti.
In questo numero vi voglio parlare di un metodo specifico per prendere note, usato soprattutto da studenti durante le lezioni ma che può essere utilizzato anche per appuntarsi concetti durante la lettura di libri, ovvero il metodo Cornell.
Questo metodo, che prende il nome dall'omonima Università, sviluppato negli anni '50 dal docente Walter Pauk, è molto facile da usare e, come vedrete, contiene già in sé una parte di cattura ed una di elaborazione dei concetti.
Vediamo come funziona!
Michael Merzenich
Per applicarlo, si può usare uno spazio, magari anche un foglio cartaceo, diviso in tre parti:
1. Una colonna di destra più ampia, dove prendere appunti dettagliati sull'argomento, comprese spiegazioni ed esempi, con qualsivoglia formato, durante la lezione/lettura.
2. Una colonna più stretta a sinistra, dove annotare termini chiave, punti principali, concetti e domande, da compilare poco dopo la lezione/lettura.
3. Una sezione inferiore, dove scrivere un riassunto e riflettere su quanto appreso, operazione da fare qualche tempo dopo la lezione/lettura.
Si vede come questo metodo sia non solo distribuito nel tempo, cosa che permette ai concetti di "decantare", ma anche spinga ad una rielaborazione di quanto appreso.
Inoltre, per chi non si trovi particolarmente a proprio agio nel prendere tante note su singoli concetti, può essere usato per riassumere qualcosa di più "corposo", magari un capitolo intero di un libro o una intera lezione.
Infine, al di là del metodo o processo che si utilizza, è di per sé interessante notare come tutti condividano uno stesso approccio (schematizzare, riassumere, rielaborare) che sottende proprio agli stessi meccanismi di base del nostro cervello.
Anche questo è meta-apprendere...
Happy Learning!
Antonello
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Tilda